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Servizi offerti
I consultori familiari dell’Emilia-Romagna costituiscono una realtà molto complessa e articolata con una storia di 30 anni di attività.
In questi tre decenni di attività alcuni obiettivi, talune parole d’ordine sono rimaste quasi immutate, anche rispetto all’idea e alle caratteristiche di fondo dei consultori familiari: parole come accoglienza, relazione/comunicazione, sostegno alla libertà di scelta, integrazione tra operatori e tra servizi sono ancora un punto di riferimento anche se in un contesto profondamente mutato, in cui i consultori stessi sono cambiati rispetto alle origini.
Sulla base del Piano Sanitario Regionale 1999-2001, i consultori familiari sono collocati nel distretto sanitario all’interno del dipartimento di cure primarie.
Le aree di intervento del consultorio familiare, definite da numerose leggi nazionali e regionali, hanno la finalità di garantire l’equità di accesso alle attività svolte dal consultorio familiare, promuovere la salute sessuale, riproduttiva e relazionale del singolo, della coppia e della famiglia attraverso interventi socio-sanitari che si realizzano anche in collaborazione con gli Enti e le Istituzioni locali, le associazioni di volontariato, i coordinamenti aziendali di educazione alla salute e che si esplicitano in diversi ambiti di attività.
Nel dipartimento delle cure primarie, il consultorio familiare è il punto di riferimento distrettuale per la salute sessuale,relazionale e riproduttiva, fornisce prestazioni specialistiche, integrate, con i servizi distrettuali ed ospedalieri, con il dipartimento di salute mentale e di sanità pubblica.
Sono previsti due livelli organizzativi:
- primo livello: è costituito da punti consultoriali decentrati prossimi alle zone dei nuclei di cure primarie. La figura professionale di riferimento è l’ostetrica;
- secondo livello: è distrettuale, garantisce tutti i percorsi consultoriali. L’equipe è formata da: ostetriche, medici, psicologi, assistenti sociali e in alcune realtà sono presenti anche assistenti sanitarie.
Le attività svolte al primo livello consultoriale sono:
- assistenza ostetrica di base alla gravidanza
- assistenza al puerperio e all’allattamento
- informazione e colloquio contraccettivo
- colloquio per problemi di sterilità e preconcezionali
- colloquio e rilascio del certificato per accedere alla interruzione volontaria di gravidanza
- consulenza ostetrica,
- pap-test
- assistenza alla menopausa
- assistenza per endometriosi.
Le attività garantite al secondo livello distrettuale sono:
- i collegamenti funzionali con il primo livello
- la gestione dei principali percorsi assistenziali di competenza
- gli interventi di educazione sanitaria a gruppi
- lo Spazio giovani
- lo Spazio donne immigrate e loro bambini
- l’attività di ostetricia e ginecologia ambulatoriale
- l’attività psicologica
- la consulenza e la terapia sessuale
- la gestione dell’attività di screening del tumore del collo dell’utero e della mammella.
Gli ambiti di integrazione previsti sono:
- area delle cure primarie: integrazione con i Medici di Medicina Generale ed i Pediatri di Libera Scelta
- programmi trasversali: integrazione con l’Ospedale e con altri Servizi specialistici
- integrazione socio sanitaria: Piani di Zona.
Come riporta il Piano Sociale e Sanitario 2008-2010, l’unità operativa fondamentale è il Nucleo di cure primarie (NCP) che, attraverso l’azione congiunta di MMG, PLS, infermieri, specialisti territoriali, ostetriche ed operatori socio-assistenziali, rende possibile lo sviluppo del modello di reti integrate, finalizzato a rispondere alle diverse esigenze assistenziali sanitarie e sociali dei cittadini. Le funzioni specialistiche sono invece organizzate nei Consultori e nei Poliambulatori.
Per cercare la sede di un Consultorio in Emilia-Romagna: http://salute.regione.emilia-romagna.it/cure-primarie/consultori/consultori-familiari